Lamento del moro, che fu appiccato in Ferrara.
Title
Lamento del moro, che fu appiccato in Ferrara.
Subtitle
Il quale non volendo morire fece quello, che leggendo intenderete.
Synopsis
Moor receives death sentence, wants to convert but it does not result in pardon. In his attempt to escape from being hanged he pulls the ladder down on his head and neck, killing himself.
Set to tune of...
song with chorus
refrain starts 'Bonasera compagnia'
rhyme structure: ababbc, dedeec, fgfggc, hihiic,
refrain starts 'Bonasera compagnia'
rhyme structure: ababbc, dedeec, fgfggc, hihiic,
Transcription
Bona sera Compagnia,
Se ben inanzi disnar,
State un poco ad ascoltar
Quelche dico, in cortesia.
Bona sera Compagnia.
Di Turchia sono un Moro,
Che venuto qui in Ferrara
Fui ben visto da coloro,
Che mi havean per cosa rara;
A mie spese ogn'un impara
A non far piö_ furbaria.
Bona sera
Perche asconder n ho saputo
Come fanno i ladri veri,
In prigione fui conduto;
Ove mai hebbi pensieri:
Ma con gl altri prigioneri
Sono stato semre al quia.
Bona sera
Fui al fin pur condannato,
(Cosöå volse la Giustitia)
Ch'io meschin fossi appiccato,
Non giovando l'amicitia
Ma morir per mia tristitia,
Con doi altri in compagnia.
Bona sera
Quando seppi di morire
Mi disposi incontinente
Il Battesmo far venire,
E Christiano veramente
Fami far, perche la gente
Dicea che, non moriria.
Bona sera
Ma il pensier mi ando fallato,
Che öæ la Forca fui conduto,
Da piö_ d'uno accompagnato,
Il che mai hauria creduto
Di mori, essendo un puto
Nato Moro in Barbaria.
Bona sera
S'io pensava di morire
Non sarei salito ad alto
Sö_ la scala ma fuggire
Haria voluto con un salto;
Pur guardando poi in alto
Mi cambiai di fantasia.
Bona sera
Möæ non mai giöæ di colore
Mi cambiai, n di parlare,
Ancor ch öæ me non fece honore
Il novo mastro, che basare
Non mi volse, come fare
Suol a gl'altri, ahi sorte mia.
Bona sera
Io andar in hora mala
Con un'animo disposto
Di attaccar i pi a la scala,
Il che feci assai ben tosto:
Ma un ch'era assai discosto
Con un legno m'impedia
Bona sera
Non restai all'hor per questo
Con un piede d'attaccarmi
A un pirol, se ben fu presto
Gaspar, che volea appiccarmi
Con le man volea staccarmi:
Ma con grande tremaria.
Bona sera
Il nuovo Manigo era perso,
E non sapeve piö_ che fare
Perche mai un simil verso
Non pensava di cantare:
Ma la scal hebbe öæ voltare
Sotto sopra ahi sorte ria.
Bona sera
Cosöå sopra, & io di sotto
De la scal era attaccato,
Che pareva un Simiotto;
Restö_ ogn'un maravigliato
Di tal caso inusitato,
A veder la forza mia.
Bona sera
Se una mano haveva sciolta
Hanrei fatto tanto, dico,
Che tornato un'altra volta
Non sarebbe il mio nemico
Per levarmi da l'intrico;
Ne la scala toglier via.
Bona sera
Con i piedi, e con i denti
Feci quello, che poteva:
Ma il gridar di certe genti,
Che'l morir mio le piaceva
Insegnö_, che se toleva
Via la scala, cascheria.
Bona sera
Ohime adesso hö_ da morire,
Puttana di me, essendo sano.
Lassami star, ch'io voglio dire
In mia lingua piano piano
Che son fatto Christiano,
Non piu Turco, Giorgio sia.
Bona sera
Tu hai torto, aspetta un poco
Che vö_ dir quattro parole,
questo pur un crudel gioco:
Ma dapoi, che cosi vuole
Quel Signor, che'l tuttopuole
Morirö_, e cosi sia.
Bona sera
Gaspar corso presto öæ basso,
E tirö_ per forza solo
Via la scala, e con fracasso
Mi percosse il capo, e'l collo
Tal che dei ultimo crollo,
E finii la vita mia.
Bona sera
Tal fu il fin del pover Moro,
Che intender non volea
Di morire con coloro,
Che appiccati pur vedea;
Per che sempre lui credea
D'haver gratia in cortesia.
Bona sera
A' vintisette di del mese
Che ciascun chiama fiorito,
Fu il Moro a le contese
Con Gaspar, il qual smarrito,
Restö_ quasi, en anco ferito,
Cio fu vero, e non bugia.
bona sera
Prenda essempio .gn.. che piglia
Robba d'altri ascosamente,
Che chi solo si consiglia
Fa un tal fin publicamente,
Non höæ amico, ne parente,
Che s'impazzi in tal genia.
Bona sera compagnia.
IL FINE.
Se ben inanzi disnar,
State un poco ad ascoltar
Quelche dico, in cortesia.
Bona sera Compagnia.
Di Turchia sono un Moro,
Che venuto qui in Ferrara
Fui ben visto da coloro,
Che mi havean per cosa rara;
A mie spese ogn'un impara
A non far piö_ furbaria.
Bona sera
Perche asconder n ho saputo
Come fanno i ladri veri,
In prigione fui conduto;
Ove mai hebbi pensieri:
Ma con gl altri prigioneri
Sono stato semre al quia.
Bona sera
Fui al fin pur condannato,
(Cosöå volse la Giustitia)
Ch'io meschin fossi appiccato,
Non giovando l'amicitia
Ma morir per mia tristitia,
Con doi altri in compagnia.
Bona sera
Quando seppi di morire
Mi disposi incontinente
Il Battesmo far venire,
E Christiano veramente
Fami far, perche la gente
Dicea che, non moriria.
Bona sera
Ma il pensier mi ando fallato,
Che öæ la Forca fui conduto,
Da piö_ d'uno accompagnato,
Il che mai hauria creduto
Di mori, essendo un puto
Nato Moro in Barbaria.
Bona sera
S'io pensava di morire
Non sarei salito ad alto
Sö_ la scala ma fuggire
Haria voluto con un salto;
Pur guardando poi in alto
Mi cambiai di fantasia.
Bona sera
Möæ non mai giöæ di colore
Mi cambiai, n di parlare,
Ancor ch öæ me non fece honore
Il novo mastro, che basare
Non mi volse, come fare
Suol a gl'altri, ahi sorte mia.
Bona sera
Io andar in hora mala
Con un'animo disposto
Di attaccar i pi a la scala,
Il che feci assai ben tosto:
Ma un ch'era assai discosto
Con un legno m'impedia
Bona sera
Non restai all'hor per questo
Con un piede d'attaccarmi
A un pirol, se ben fu presto
Gaspar, che volea appiccarmi
Con le man volea staccarmi:
Ma con grande tremaria.
Bona sera
Il nuovo Manigo era perso,
E non sapeve piö_ che fare
Perche mai un simil verso
Non pensava di cantare:
Ma la scal hebbe öæ voltare
Sotto sopra ahi sorte ria.
Bona sera
Cosöå sopra, & io di sotto
De la scal era attaccato,
Che pareva un Simiotto;
Restö_ ogn'un maravigliato
Di tal caso inusitato,
A veder la forza mia.
Bona sera
Se una mano haveva sciolta
Hanrei fatto tanto, dico,
Che tornato un'altra volta
Non sarebbe il mio nemico
Per levarmi da l'intrico;
Ne la scala toglier via.
Bona sera
Con i piedi, e con i denti
Feci quello, che poteva:
Ma il gridar di certe genti,
Che'l morir mio le piaceva
Insegnö_, che se toleva
Via la scala, cascheria.
Bona sera
Ohime adesso hö_ da morire,
Puttana di me, essendo sano.
Lassami star, ch'io voglio dire
In mia lingua piano piano
Che son fatto Christiano,
Non piu Turco, Giorgio sia.
Bona sera
Tu hai torto, aspetta un poco
Che vö_ dir quattro parole,
questo pur un crudel gioco:
Ma dapoi, che cosi vuole
Quel Signor, che'l tuttopuole
Morirö_, e cosi sia.
Bona sera
Gaspar corso presto öæ basso,
E tirö_ per forza solo
Via la scala, e con fracasso
Mi percosse il capo, e'l collo
Tal che dei ultimo crollo,
E finii la vita mia.
Bona sera
Tal fu il fin del pover Moro,
Che intender non volea
Di morire con coloro,
Che appiccati pur vedea;
Per che sempre lui credea
D'haver gratia in cortesia.
Bona sera
A' vintisette di del mese
Che ciascun chiama fiorito,
Fu il Moro a le contese
Con Gaspar, il qual smarrito,
Restö_ quasi, en anco ferito,
Cio fu vero, e non bugia.
bona sera
Prenda essempio .gn.. che piglia
Robba d'altri ascosamente,
Che chi solo si consiglia
Fa un tal fin publicamente,
Non höæ amico, ne parente,
Che s'impazzi in tal genia.
Bona sera compagnia.
IL FINE.
Composer of Ballad
Giulio Cesare Croce
Date
Printing Location
In Mantova. Per l'Osanna Con licenza de' Superiori 1589
URL
http://badigit.comune.bologna.it/GCCroce/sfoglia.aspx?Num_Lib=1369
http://www.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&select_db=solr_iccu&saveparams=false&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&searchForm=opac%2Ficcu%2Ffree.jsp&y=0&do_cmd=search_show_cmd&x=0&nentries=1&rpnlabel=+Tutti+i+campi+%3D+lamento+impiccato+%28parole+in+AND%29+&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2B%2540attr%2B1%253D1016%2B%2540attr%2B4%253D6%2B%2522lamento%2Bimpiccato%2522&&fname=none&from=1
Notes
another version here?: In Ferrara : per il Baldini. Sotto la porta del cortile, [non prima del 1567!
http://www.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&select_db=solr_iccu&saveparams=false&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&searchForm=opac%2Ficcu%2Ffree.jsp&y=0&do_cmd=search_show_cmd&x=0&nentries=1&rpnlabel=+Tutti+i+campi+%3D+lamento+impiccato+%28parole+in+AND%29+&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2B%2540attr%2B1%253D1016%2B%2540attr%2B4%253D6%2B%2522lamento%2Bimpiccato%2522&&fname=none&from=1
http://www.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&select_db=solr_iccu&saveparams=false&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&searchForm=opac%2Ficcu%2Ffree.jsp&y=0&do_cmd=search_show_cmd&x=0&nentries=1&rpnlabel=+Tutti+i+campi+%3D+lamento+impiccato+%28parole+in+AND%29+&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2B%2540attr%2B1%253D1016%2B%2540attr%2B4%253D6%2B%2522lamento%2Bimpiccato%2522&&fname=none&from=1
Collection
Citation
“Lamento del moro, che fu appiccato in Ferrara.,” Execution Ballads, accessed November 24, 2024, https://omeka.cloud.unimelb.edu.au/execution-ballads/items/show/1088.