Il lacrimoso lamento, qual fece la signora Giouanna Vicentina, la quale fu decapitata, et dipoi squartata per hauer amazzato il suo marito.
Title
Il lacrimoso lamento, qual fece la signora Giouanna Vicentina, la quale fu decapitata, et dipoi squartata per hauer amazzato il suo marito.
Subtitle
Aggiuntoui anco di nouo il lamento dell'amante, qual fece hauendo la sua testa in braccio. Ad instanza di Pantalon Braghetto
Synopsis
Giovanna Vicentina is executed for the murder of her husband
Image / Audio Credit
Pamphlet: Riferimenti: BIBLIA, v.1, n.2600. Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane
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Transcription
O Terra, ò Cielo, ò Stelle, ò Luna, ò Sole,
O Marte, ò tù Mercurio, ò Vener bella,
Giove, Saturno, udite mie parole.
Fortuna empia nemica à me ribelle,
Destin troppo fallace al mio ben parco,
Che cagion fusti di si gran querella.
Fui presa come avien tal'hor al varco,
La Lpre, che da Veltri vien seguita,
Che no può più fuggir, ne far più varco.
Colui ch'a ogni mal far sempre ma'invita
Si fu cagion de la mia cruda morte,
Et esser l'Alma mia di qui sbandita.
O infelice me, ch'el mio Conforte
Con le mie man nimiche, & altre insieme
Tolsi di vita, e gli detti aspra morte.
Amor con sue luunghe false insieme
Si posse tal'assedio à la mia Rocca,
Che forza fu gustar sue forze estreme.
Questi mi pose il dolce melle in bocca
Al principio, e da sezzo quelli furo
Cagiò, ch'io ne gustai pur troppo pocca.
Se al mondo il caso mio stato è si oscuro,
C'haver non deveria da voi' perdono,
Perdonatimi almen al passo duro.
O per me ultimo giorno, poi ch'io sono
Per haver del mio mal giusto supplicio,
A te sommo Fattor il spirto dono.
Io veggio per me gionto il gran giudicio,
E del mio mal oprar il giusto merito.,
E l'hora da frenar il mio gran vicio.
Se'l ben' oprar da me s'è fatto absterito,
Mi getto genuflessa hora davanti
A quel Signor, ch'anti vede al preterito.
Finite è le allegrezze, i giuocchi, e i canti
Per me, e'nuece di quelli si ritrova
Il petto mio pien di dolori, e pianti.
O altissimo Signor almen ti mova
Haver de l'Alama mia qualche pietate,
Acciò senza tua scorta non si trova.
Aiutami Signor per tua bontate,
E non lasciar perir la miser' Alma,
Che non si trova al numer di dannate.
Col tu aiuto Signor spero haver Palma
Incontra di quell'empio, e gran Nemico,
Che sperava di te portar la palma.
Privata io m'ho del mio più caro amico
Ch'io havessi al modo, e del più grà riposo
E (certo) è vero più di quel ch'io dico.
Aiutami signor che più no posso,
Ch’io veggio giõte l’hor, ch’el corpo mio
Sarà spacaro in ciò la carne, e l’osso.
O sacro, & immortal, e giusto Iddio,
Pacifica ver me la tua grand’ira,
E non mi por per questo hora in oblio.
O divo raggio, ch’el bel mondo gira,
Fà che ti sia pietà la pena mia
Per cui ogn’un ne piange, e ne sospira.
O sacra, e santa, e Virgine Maria,
Fà che all’orecchie tue venga mia voce
Per me prega il tu figlio, essendo pia.
Ohime quant più star troppo minuoce
In questo mondo pien di pianto, e avaro,
Che assai conduce nell’infernal foce.
Ti prego alto Fattor non far divarro
Al spirto mio, di poi fia il corpo morto,
Ma coglie l’Alma mia nel Divin carro,
E guidami Signor al santo porto.
IL FINE.
O Marte, ò tù Mercurio, ò Vener bella,
Giove, Saturno, udite mie parole.
Fortuna empia nemica à me ribelle,
Destin troppo fallace al mio ben parco,
Che cagion fusti di si gran querella.
Fui presa come avien tal'hor al varco,
La Lpre, che da Veltri vien seguita,
Che no può più fuggir, ne far più varco.
Colui ch'a ogni mal far sempre ma'invita
Si fu cagion de la mia cruda morte,
Et esser l'Alma mia di qui sbandita.
O infelice me, ch'el mio Conforte
Con le mie man nimiche, & altre insieme
Tolsi di vita, e gli detti aspra morte.
Amor con sue luunghe false insieme
Si posse tal'assedio à la mia Rocca,
Che forza fu gustar sue forze estreme.
Questi mi pose il dolce melle in bocca
Al principio, e da sezzo quelli furo
Cagiò, ch'io ne gustai pur troppo pocca.
Se al mondo il caso mio stato è si oscuro,
C'haver non deveria da voi' perdono,
Perdonatimi almen al passo duro.
O per me ultimo giorno, poi ch'io sono
Per haver del mio mal giusto supplicio,
A te sommo Fattor il spirto dono.
Io veggio per me gionto il gran giudicio,
E del mio mal oprar il giusto merito.,
E l'hora da frenar il mio gran vicio.
Se'l ben' oprar da me s'è fatto absterito,
Mi getto genuflessa hora davanti
A quel Signor, ch'anti vede al preterito.
Finite è le allegrezze, i giuocchi, e i canti
Per me, e'nuece di quelli si ritrova
Il petto mio pien di dolori, e pianti.
O altissimo Signor almen ti mova
Haver de l'Alama mia qualche pietate,
Acciò senza tua scorta non si trova.
Aiutami Signor per tua bontate,
E non lasciar perir la miser' Alma,
Che non si trova al numer di dannate.
Col tu aiuto Signor spero haver Palma
Incontra di quell'empio, e gran Nemico,
Che sperava di te portar la palma.
Privata io m'ho del mio più caro amico
Ch'io havessi al modo, e del più grà riposo
E (certo) è vero più di quel ch'io dico.
Aiutami signor che più no posso,
Ch’io veggio giõte l’hor, ch’el corpo mio
Sarà spacaro in ciò la carne, e l’osso.
O sacro, & immortal, e giusto Iddio,
Pacifica ver me la tua grand’ira,
E non mi por per questo hora in oblio.
O divo raggio, ch’el bel mondo gira,
Fà che ti sia pietà la pena mia
Per cui ogn’un ne piange, e ne sospira.
O sacra, e santa, e Virgine Maria,
Fà che all’orecchie tue venga mia voce
Per me prega il tu figlio, essendo pia.
Ohime quant più star troppo minuoce
In questo mondo pien di pianto, e avaro,
Che assai conduce nell’infernal foce.
Ti prego alto Fattor non far divarro
Al spirto mio, di poi fia il corpo morto,
Ma coglie l’Alma mia nel Divin carro,
E guidami Signor al santo porto.
IL FINE.
Method of Punishment
beheading, quartering
Crime(s)
murder
Date
Printing Location
Ad instanza di Pantalon Braghetto
Stampata in Parma, con licenza de Superiori
Stampata in Parma, con licenza de Superiori
URL
http://www.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&select_db=solr_iccu&saveparams=false&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&searchForm=opac%2Ficcu%2Ffree.jsp&y=0&do_cmd=search_show_cmd&x=0&nentries=1&rpnlabel=+Tutti+i+campi+%3D+lamento+decapitat*+%28parole+in+AND%29+&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2540and%2B%2B%2540attr%2B1%253D1016%2B%2540attr%2B4%253D6%2B%2540attr%2B%2B5%253D1%2B%2B%2522decapitat%2522%2B%2B%2540attr%2B1%253D1016%2B%2540attr%2B4%253D6%2B%2522lamento%2522&&fname=none&from=1
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Citation
“Il lacrimoso lamento, qual fece la signora Giouanna Vicentina, la quale fu decapitata, et dipoi squartata per hauer amazzato il suo marito.,” Execution Ballads, accessed October 12, 2024, https://omeka.cloud.unimelb.edu.au/execution-ballads/items/show/1106.